MALDIVE 2006 – 7/15 GENNAIO

RACCONTO DI RITA PARMIANI

 

 

 

GADHALHAEH!!!

 

VIAGGIO ALLE MALDIVE

 

Sabato 7 gennaio 2006.

Giornata splendida c’è il sole e, secondo Gianni, neppure tanto freddo…

Ore 14.30: Massimo e Gianni passano a prendermi. Gianni rassicura mio papà che mi custodirà 24 ore su 24 e, a questo punto, mio padre è ancora più preoccupato di quanto non fosse già!!! Caricate le valigie in macchina, partiamo alla volta di Lugo per raccogliere anche Marco e Ilaria di Imola e viaaa….verso Milano-Malpensa.

Ore 19.00 circa: parcheggiate le auto arriviamo puntuali per il check-in. Breve coda, controllo passaporti e...l’aereo ha un ritardo di 3 ore e mezza!!! Cominciamo bene…

Dopo un misero pasto all’autogrill, gentilmente offerto da Eurofly, non ci resta che ciondolare per l’aeroporto e le sue fantastiche (!) sedie.

Fantastiche devono esserlo davvero se qualcuno riesce a dormirci…

 

Massimo (all’aeroporto di Milano

c’è il sole di mezzanotte!)

Riposino di Ilaria e Marco

 

Rita e Gianni(gli occhi sono apparentemente vispi ma si è appena svegliato anche lui!)

Ok, ci siamo tutti, noi protagonisti di questo viaggio GADHALHAEH… anzi no, ne mancano due ma… quelli arrivano dopo…

Ore 2 di notte, finalmente ci imbarchiamo. Ovviamente i posti finestrino sono già occupati, ma tanto è notte e, tentiamo di dormire… ma alle tre ci offrono… la cena? La colazione? Boh…cosa si mangia? A sì, lasagne oppure….di patate. Io e Massimo prendiamo …..di patate, Gianni lasagne, Marco e Ilaria, non mi ricordo… Ma alla fine cos’abbiamo mangiato io e Massimo? Una sorta di purè cotto al forno che poi abbiamo scoperto chiamarsi gateaux di patate.

Il viaggio è lungo, scomodo e c’è freddo ma la meta è desideratissima e quindi non mi preoccupo troppo. Ci aspetta una settimana di caldo tropicale…

Ore 11.30 (ora locale), siamo finalmente all’aeroporto di Malè dove ad accoglierci troviamo il famoso Abdullah. Il caldo è soffocante, ma non c’è un gran sole…

 

Aeroporto di Malè: Abdullah e Rita

Marco, Gianni, Abdullah e… le magliette del club!

 

Visto che il viaggio è iniziato con qualche intoppo, ora… filerà tutto liscio…

Sì, beh… a parte il fatto che ci cambiano la barca: non avremo più la Fathima ma la Sharifa (però, in fondo, visto che non conosciamo né l’una né l’altra, è lo stesso), a bordo c’è un gruppo che se ne andrà il giorno dopo e dobbiamo aspettare gli altri clienti dell’agenzia che arrivano tra stasera e la mattina successiva…

Comunque arriviamo sulla Sharifa, io nonostante i mille racconti di Gianni, non avevo le idee molto chiare su come fosse una barca da crociera subacquea… E’ grandissima…

Il nostro yatch “Sharifa”

Gianni, da bravo (bravissimo) capobarca qual è, parla con il capitano e l’equipaggio e… va in paranoia… Sembra non andare bene niente: il gruppo che stiamo aspettando è composto di austriaci che vogliono andare ad Ari per vedere lo squalo balena, ma secondo Gianni (e se non lo sa lui che ha quasi la cittadinanza maldiviana!) ad Ari non si vede nulla per via delle correnti… In ogni caso comincia a studiare il modo di conciliare le esigenze di tutti.

Gianni nel suo “ufficio”

Ma la svolta arriva dopo cena… Dopo aver mosso le sue conoscenze, riesce a dirottare gli austriaci su un’altra barca e così possiamo fare quel che ci pare perché… siamo solo noi! Abbiamo una barca che trasporta 16-18 passeggeri e siamo solo in 7! Perché sette? Ah, stavo dimenticando, con noi c’è anche una coppia di Taiwan, o meglio lei è di Taiwan lui è tedesco ma vivono là… ma di loro parliamo dopo…

Gli austriaci si troveranno di sicuro benissimo sull’altra barca: il capitano (detto il gonfio, per via dei muscoli) ha i capelli biondi e parla tedesco, meglio di così…

Le cabine sono molto belle e spaziose… Dopo una giornata così intensa, abbiamo voglia di andare a dormire… Un tuffo sul letto? …………. Oddio… ma è durissimo!? Sembra un letto di penitenza, ma di cosa è fatto, legno pressato?

Al mattino, ci svegliamo con l’impressione che qualcuno ci abbia riempiti di botte durante il sonno…

Lunedì 9 gennaio: Io sono preoccupatissima! Oggi tocca a me, la prima immersione della mia vita! Forse è meglio se mi faccio fare una foto, non si sa mai… e poi è meglio documentare tutto, potrebbero non credermi!

 

Prima della prima immersione

Ore 12: Siamo tutti pronti. I ragazzi hanno già fatto un’immersione questa mattina. Ora tocca a me ed Ilaria. Bella coppia no? Vorrei farvi notare le nostre splendide mute: stessi colori, ma disposti in modo diverso per creare un po’ di movimento sulla scena dei fondali maldiviani; io mora, lei bionda. Non per niente ci hanno definito Veline Subacquee… E non avete visto le nostre danze in acqua…

Ma dove sono gli altri due?! Ah, eccoli… ma come scendono in acqua? Lei ha una maglietta a maniche corte sopra al costume da bagno e lui… un completino da ciclista: pantaloncini e maglietta attillati… Sembra Bartali… forse pensavano di andare a fare qualche giro in bici…

Siamo un po’ perplessi, noi… con le nostre supermute…

 

Luogo di immersione: Kuda Giri Wreek.

 

Passo da gigante dal nostro dohni e viaaa… è tutto vero, è iniziata l’immersione…

 

La prima cosa che vedo (dopo aver capito che fare un corso di sub serve a qualcosa) è… Nemo!!!!!!! Tanti bellissimi pesci pagliaccio arancioni, proprio come lui. Ma allora esiste davvero!

 

 

E’ fantastico! Sembra di nuotare dentro ad un immenso acquario… Non so più dove guardare. I miei occhi, per lo stupore, sono spalancati e….. anche la bocca… Oh no, la bocca nooo…. devo tenere l’erogatoreee…………..

Ci sono migliaia di pesci: non ne conosco i nomi, e questo mi dispiace un po’, ma quando torno su chiedo al “mio” istruttore: lui li conosce di sicuro! Abbiamo visto pesci scorpione, una gigantesca cernia, pesci di tutti i colori: blu, gialli, arancio, a righe bianche e nere…

Dopo circa 40 minuti, dobbiamo tornare su perché io mi sono respirata quasi tutta l’aria e a 50 bar si torna…

Ho fatto un po’ fatica, ma è stato bellissimo…

 

Durante il corso in piscina non immaginavo che andare sott’acqua potesse essere così bello, dire bello è riduttivo ma, in quel momento non riuscivo a trovare un altro aggettivo!

 

Dopo cena ci dedichiamo un po’ alla pesca, così tanto per passare un po’ il tempo… Una povera remora ha avuto la sfortuna di abboccare al mio amo ed è stata tagliata a pezzetti per essere usata come esca, ma… forse le remore non sono buone da mangiare… non abbiamo preso nulla!

 

 

Forse è meglio affidarsi alle battute di pesca del nostro equipaggio!

Martedì 10 gennaio, ore 11. Immersione a Vilingili Giri. L’immersione è stata bellissima: ho visto carangidi, un pesce scorpione, stelle marine cuscino, pesci di tutti i colori, ma mi ha colpito soprattutto un pesce…

 

Rita: “Gianni, ho visto un pesce, non so come si chiama. Era marroncino e aveva i ciuffetti…”

Gianni: “Aveva i ciuffetti?!”

Rita: “Sì, aveva dei ciuffetti arancioni, sulla testa e ai lati…”

Gianni: “I ciuffetti eh?.. Ma sono le sue pinne…Si chiama pesce scatola!”

Rita: “A me sembravano ciuffetti, che strane pinne… comunque pesce scatola non è un nome tanto bello… chiamiamolo pesce ciuffetto…

 

 

Eccola qui la nostra isola deserta: Maadhoo… Oggi è la meta del nostro pomeriggio visto che il sole si è degnato di baciare la nostra pelle…

 

 

Dopo un bagnetto in “piscina”….Ci facciamo qualche foto? Sììì…dove? Lì su quel tronco….

 

 

Ognuno di noi è stato fotografato insieme al tronco maldiviano, tranne Oding e Sean Hsiang (i nostri compagni di viaggio di Taiwan) che sono stati immortalati da Massimo in questa romantica foto…

 

 

Più tardi io e Ilaria restiamo sull’isola a prendere il sole mentre gli altri vanno a fare un’immersione… difficile(!)

….Hanno detto che tornano a prenderci per le 16…Sono già le cinque e… non si vede nessuno all’orizzonte… cominciamo a preoccuparci… Anche i custodi dell’isola devono essere un po’ preoccupati. Vengono a chiederci qual è la nostra barca e dopo un po’ ci offrono un piatto di cocco… Mmmhh… che buono… ma siamo timide, ne prendiamo solo un pezzetto…

 

Finalmente ecco il dhoni e il dinghi (motoscafo) a bordo del quale Marco, insieme ad un membro dell’equipaggio vengono a prenderci… Marco è entusiasta, grida Gadhalhaeh! Gadhalhaeh! ma cos’avrà visto durante l’immersione per essere così contento?

 

Una delle cose che ho scoperto in questa vacanza è che i subacquei appassionati sono tutti così: entusiasti! Raccontano le loro immersioni e…devi fartelo ripetere due volte perché il primo racconto è troppo concitato, nella foga di raccontare non si capisce bene quel che dicono.

Del resto, la mia brevissima esperienza me lo ha fatto capire: a volte non riesci a trovare le parole, sono troppo povere per descrivere quel che vedi. Di certo è che, quando racconti, sul viso si vede il sorriso e lo stupore che hai provato e te lo senti, almeno io sentivo di raccontare sorridendo…

 

Torniamo a bordo della nostra barca: doccia calda e merenda a base di the e biscottini che hanno il sapore del big babol…ma siamo “affamati”…

 

Dopo la doccia scendiamo sull’isola di Guraidhoo in cui ci sono i negozietti per lo shopping. Alcuni sono chiusi perché è l’ora della preghiera, ma è meglio così…ci sono tante cose davvero carine…vorrei comprarmi tutto!!!

 

 

Mercoledì 11 gennaio: Oggi dopo l’immersione mattutina dei ragazzi partiamo in direzione dell’atollo di Felidhu. Il mare è un po’ mosso e la navigazione in mare aperto fa dondolare un bel po’ la barca. Aiutooo ho il mal di mareee…

Siamo arrivati al punto in cui si farà l’immersione. Non mi sento molto bene e quindi niente immersione per me. Rimango sulla barca, i ragazzi si immergono, Ilaria fa snorkeling…

Dopo pranzo preferisco evitare ancora una volta di immergermi. Ilaria resta con me e andiamo a fare snorkeling…

Quest’equipaggio è un po’ scalcagnato! A parte il fatto che stanno facendo vacanza anche loro, visto che siamo in sette su una barca da 18 persone(!), ma, a volte, sembra che non vivano alle Maldive… Ci portano con il dhoni nel punto in cui dobbiamo tuffarci per lo snorkeling e per poco ci spappoliamo sulle rocce, ma soprattutto rischiano di incagliarsi sul reef con il dhoni…

Comunque, dopo aver strisciato un po’ sulla sabbia, riusciamo a fare snorkeling e vediamo tanti pesciolini fra cui un pesce pagliaccio balestra.

Ma la cosa più emozionante è stato vedere e quasi nuotare con i delfini…

Sono bellissimi, hanno un modo di nuotare gioioso, fanno persino le piroette in aria…

Questa sera lezione di divehi…

Quante cose abbiamo imparato… per esempio, pancia grande si dice: Bodu bandu… Grazie si dice Shukurìa…

Il cameriere porta qualcosa come gli abbiamo chiesto e…

Marco: come si dice grazie?

Cameriere: Shukurìa…

Marco: … Ah.. ok…Grazie!

Gadhalhaeh!

 

Giovedì 12 gennaio. Oggi è il giorno in cui ci immergeremo in uno dei punti della top ten mondiale delle immersioni: Fotteyo Kandu!!!

 

Gadhalhaeh! Io non ho fatto le altre immersioni della top ten, ma questa è veramente splendida, coloratissima, con pesci di ogni tipo. Da restare senza parole!

 

Gianni risale dall’immersione un po’ contrariato con me… Sarà perché avrei potuto fare di meglio? No, in realtà ce l’ha con me perché durante l’immersione invece di seguire lui, a un certo punto, ho seguito Nasiroo (si scriverà così?) il comandante del dhoni che ogni tanto si diletta ad immergersi con noi. Ha una splendida “muta” che indossa sempre anche quando non entra in acqua (sono i suoi vestiti!)…

Mi dispiace per Gianni, mi sono confusa… ma… hanno entrambi una… Bodu bandu…

 

E’ già giovedì sera, la vacanza sta per finire. Non voglio tornare più a casa……..L’ho già detto ai miei, non vorrei che chiamassero Chi l’ha visto?

 

Venerdì 13 gennaio. Piove! Come piove?! Sì, piove e fa vento. Per fortuna che le immersioni si possono fare lo stesso!!!

Luogo di immersione Anbara Thila. Immersione bellissima, colorata. Adesso ho imparato i nomi di molti pesci e so riconoscerli: ho visto murene, cernie, pesci di barriera, tonni, carangidi, coralli a tavola, alcionarie, pesci pagliaccio, un’intera parete di anemoni gioiello, pesci chirurgo, pesci balestra, fucilieri, pesci trombetta, pesci pappagallo, e poi uno stupendo pesce “ciuffetto” (pardon!) scatola giallo!!!

 

 

L’immersione del pomeriggio è a Devana Kandu Corner Nord. Indimenticabile!!!!!!!!!!! Gadhalhaeh!

E’ un’immersione difficile, c’è corrente e perciò le Veline devono essere custodite con ancora più cura. Durante il briefing Gianni dà queste disposizioni: Marco terrà per mano Ilaria, Gianni con Rita e Massimo sarà il supervisore e ci seguirà per controllare che tutto funzioni bene…

Si parte. Abbiamo visto tonni, carangidi, pesci napoleone, dentici… Sono un po’ preoccupata nonostante la rassicurante mano di Gianni che non mollo mai! Ma quando Gianni indica che c’è lo squalo!!! devo avergliela un po’ stritolata quella mano… E’ uno squalo pinna bianca, ma poi vediamo anche gli squali grigi, anzi si può dire che abbiamo nuotato con loro…

Non riesco a descrivere l’emozione, è un misto di paura e gioia per essere lì, a pochi metri da questi animali così mitici…


Adesso capisco che cosa significa per un subacqueo il desiderio di incontrarli. Dopo aver nuotato una volta con gli squali speri sempre, alla successiva immersione, di… viverli.

Immersione indimenticabile…. L’ho già detto?

 

 

Dopo l’immersione andremo a fare il barbecue sulla spiaggia…

 

 

O forse no!? Con questa pioggia mi sa che non andremo da nessuna parte…

 

Visto che la festa sulla spiaggia è saltata a causa della pioggia torrenziale, si farà tutto nel “salone delle feste” della nostra barca…

 

Cena a base delle stesse cose che più o meno abbiamo mangiato durante tutta la settimana… pesce piccantissimo, riso, e poi… non mi ricordo…

Ma… la cosa più importante è stata che finalmente hanno messo i tovaglioli di stoffa, così Gianni ha potuto perpetuare il suo rito anche alle Maldive: il tovagliolo annodato e messo sulla testa!!!

 

Nonostante siamo in un paese musulmano sulla barca i turisti possono bere il vino e così… questa sera ce lo concediamo per brindare alla nostra… E siccome bisognava trovare qualcuno da prendere in giro… a chi hanno pensato quei simpaticoni dei subacquei esperti con cui sono in vacanza?

A me!!!

Hanno avuto il coraggio di dirmi che se bevi alcool devi mettere il computer subacqueo al polso per tenerne conto per le successive immersioni…Boh, a me non sembrava… sul manuale non c’era scritto, eppure ho studiato e tanto… forse il manuale l’ha scritto un musulmano! Mi fiderò di loro…

 

 

Va beh… mi han detto che è un rito di passaggio l’essere presi in giro quando si è novellini…

Dopo la cena il nostro equipaggio suona e canta per noi il Bodu Beru.

Con l’aiuto dei tamburi danno voce a canti di origine tribale al ritmo dei quali si balla. I ragazzi dell’equipaggio, secondo me, potrebbero tranquillamente entrare in trance… da quanto sono presi da questo ritmo. E’ bellissimo vedere come alcuni di loro che per tutto il tempo della nostra vacanza sono stati tranquilli e composti, si scatenino questa sera. Del resto questa musica è l’ideale per farlo… Altro che house!!!

 

 

E quindi, sotto le luci della balera maldiviana,tutti ci scateniamo nelle danze…

 

 

 

 

Anche Oding e l’equipaggio…

 

La nostra notte folle termina tardissimo!!! Sono le undici e mezza e dopo una breve sosta in terrazza da Massimo… ce ne andiamo a dormire… Domani ci saranno le ultime due immersioni… Sono un po’ triste… Non voglio andare via.

 

Sabato 14 gennaio: dopo un the caldo e due biscottini al big babol, ci prepariamo per l’immersione. Ilaria ha scelto di restare a dormire su quel morbidissimo letto…

Scendo da sola, con quei tre subacquei assatanati… Oding e Sean scendono, come hanno sempre fatto durante la vacanza, con le guide maldiviane.

 

Ci immergiamo a Myaru Kandu. E’ un’immersione molto bella: ho visto una murena maculata stupenda che si è lasciata persino accarezzare (da Gianni, io non ho il coraggio e poi ho i guanti che Massimo è stato così carino da prestarmi!) e un trigone che se ne stava tranquillo sul fondo, anche lui disponibile a sentire il tocco delicato di Gianni. C’era anche uno squalo pinna bianca (ma io non lo visto, purtroppo!), tonni, carangidi, pesci di barriera, fucilieri, lutianidi.

E’ stata un’immersione davvero bella, talmente bella che ho finito di nuovo l’aria… E così ho finalmente provato cosa significa realmente chiedere aria al proprio compagno e respirare dalla sua fonte d’aria alternativa… Meno male che Gianni consuma poco…

 

Al ritorno dall’immersione Ilaria ci aspetta per fare colazione… Dopo tentiamo di prendere quel raggio di sole che si alterna alla pioggia. Gianni se ne va a fare un riposino, Massimo ha detto che va a finire di leggere il suo libro (sul letto!)… ma quanti libri ha letto in 7 giorni? Dice sempre che va a leggere… Poi ritorna e ha un’espressione così riposata… o il libro è rilassante o… dorme!?

 

Ore 13.30, Enbudhoo Corner: ultima immersione di questa crociera. Scendiamo tutti, noi ragazze sempre per mano agli uomini.

Dopo un’immersione come questa dispiace ancora di più sapere che è l’ultima!

E il fatto che lo sia non è l’unico motivo per non scordarsela più: è tutto molto colorato, nonostante la visibilità non sia ottima, riusciamo a vedere pesci di ogni tipo, gorgonie che tappezzano le pareti, idoli moreschi, squali pinna bianca e grigi che sembrano guardarci minacciosi… e poi durante i 3 minuti di decompressione, mentre io mi respiro ancora una volta l’aria di Gianni (cosa ci devo fare? La sua aria è molto più buona della mia!!!), ecco che arriva a salutarci una splendida manta… Non poteva esserci conclusione migliore… Risaliamo entusiasti… gadhalhaeh!

 

Dopo aver pranzato andiamo sulla terraferma: destinazione Malé.

Che città strana: piena di contrasti. Il caos tipico di una città vera e propria, macchine e motorini ovunque, strade strette, mercatini, negozietti dove c’è stipato l’inverosimile. Persone vestite all’occidentale e altre con vestiti tradizionali.

 

La nostra passeggiata comincia dal mercato del pesce.

Che impressione vedere tutto quel pesce (morto!) steso sul pavimento per essere venduto. Fa venir voglia di diventare vegetariani: sono così belli i tonni che nuotano nel mare e vederli qui, stecchiti, mi dispiace un po’…

 

Poi continuiamo verso il mercato della frutta… E ci mangiamo delle ottime piccole banane…

… comprate naturalmente alla bancarella del nostro fruttivendolo di fiducia!

Ma… non aveva detto che andava alle Maldive a fare la guida subacquea?!

 

Più tardi andiamo a fare un altro piccolo saccheggio in un bazar cittadino e poi… non possiamo non far contento Gianni che, dopo una settimana di duro lavoro, vuole mangiare un gelatino!!! Si va dunque in un bar dove Gianni prende il suo gelato. Incredibile questo posto: gli addetti alla preparazione di gelati e frullati hanno i guanti e le mascherine! In Italia non ho mai visto niente del genere, neppure in ospedale…

E’ già buio, dobbiamo ritornare alla nostra barca per la cena… Non so gli altri… ma io non riesco a non essere un po’ (un bel po’) malinconica all’idea di partire…

 

E dopo cena, ci troviamo tutti in terrazza per la nostra ultima bevuta di coca cola o birra… a piacere… Ma prima dobbiamo assolutamente fare una foto…

… con la bandiera del club!!!

E così la vacanza è finita…

E visto che è stata bellissima e divertente grazie alle persone con le quali l’ho condivisa, alle immersioni che mi sono piaciute veramente tanto e alle Maldive alle quali non ho detto addio… vorrei concludere con una poesia che, è sì un po’ malinconica, ma mi sembra azzeccata per esprimere questo momento…


Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.

(Nazim Hikmet)

 

 

P.S.: Ancora due cose: vorrei ringraziare Massimo, Marco e Ilaria oltre che per la splendida compagnia che sono stati, anche per alcune delle loro foto che ho usato per arricchire il racconto del viaggio. E anche Gianni, senza il quale la vacanza non sarebbe stata la stessa, anche perché non avrei proprio saputo…che pesci pigliare…

 

Gadhalahaeh è una parola maldiviana, un’esclamazione, che si pronuncia gadalai. Significa: fantastico, meraviglioso, bellissimo. E’ stata la costante della nostra vacanza, l’abbiamo usata ogni volta che qualcosa ci sembrava… Gadhalahaeh! appunto… e quindi è l’aggettivo adatto per definire questo viaggio…

 

P.S. per Gianni: Questa vacanza mi è piaciuta…

…un sacco!!!

 

Rita

 

 

Home Page
Dove siamo Il Nostro Diario
Corsi
Iniziative
Viaggi
Iscrizione
Contatti
Club Nautilus Lugo Home Gianni Guerra -GURU-
Home Page Divers Alert Network