Seafari Adventures
 
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MALDIVE 2008 – 10/24 FEBBRAIO

RACCONTO DI ELISABETTA DE TOGNI

 

Da Rero a Suvadiva: MO MAAAMA!!!

Chi l’avrebbe mai detto? Da ballerina della Rotonda Latina ad aspirante subacquea nel Mar delle Maldive!!! E Il superbarista dei venerdì e sabato sera danzanti trasformato in un eccellente istruttore sub!!!

ben ben che robe!

 

Il tutto inizia domenica 10 febbraio alle 15:30, ora in cui io e Sandro decolliamo dall’aeroporto di Venezia diretti a quello di Dubai, in cui aspettiamo 4 ore prima di salire sull’aereo che ci avrebbe portati fino a Male, capitale delle Maldive…

 

Atterrati alle 8:00 ora locale di lunedì 11 troviamo l’abbronzatissimo Bodu Gianni ad attenderci fuori dall’aeroporto in pantaloncini e maglietta, ovviamente con le mitiche (…) Crocs ai piedi!!!

Ci presenta i nostri compagni di crociera, un gruppo di romani e un fiorentino che si riveleranno simpaticissimi e strepitosi nel rendere ogni momento della vacanza unico e divertente.

Saliti tutti a bordo del Dhoni raggiungiamo in poco tempo la Madivaru 7, su cui veniamo accolti dall’equipaggio maldiviano molto caloroso e da un aperitivo alla frutta, che al momento “casca a fagiolo”!

 

 

Gianni poi ci concede un po’ di tempo per sistemarci e rilassarci: Sandro ne approfitta immediatamente per testare subito la comodità dei materassini della Madivaru7…….

 

 

Bene, è ora di iniziare l’avventura!!! Saliamo tutti a bordo del Dhoni con attrezzatura sub e bombole al seguito e ci dirigiamo verso il luogo della prima immersione, Maagiri Giri – Atollo di Male Nord. Appena Gianni e Abidu (la guida maldiviana) danno il via uno alla volta ci tuffiamo col passo da gigante dalla barca…ed ecco la mia prima vera immersione, il primo salto nel blu!mo mama!!!

 

 

Ovviamente emozione ed agitazione, con abbinata “pallonata” finale (primo fattore S delle mie immersioni), non mi hanno permesso un approccio tranquillo al mondo subacqueo; così, mentre Sandro dimostrava la sua idrodinamicità e metteva in pratica gli insegnamenti del nostro istruttore, io arrancavo tra assetto e pinneggiata…Gonfia e sgonfia il GAV, stai alla stessa quota, pinneggia rilassata e non sei una papera…che disastro!!!e vabbè, diciamo che la prima immersione non è stata proprio esemplare!:-/

Tornati a bordo doccia veloce e alle 18:00 ci ritroviamo tutti a prua per il Tea Time!!!che meraviglia sorseggiare il tè in costume contornati dall’immenso blu e rinfrescati da un leggero venticello….a febbraio!!!!!!!

 

 

Dalla prua si passa direttamente a tavola, ore 20:00, cena a buffet coi camerieri che riempiono i bicchieri e spostano la sedia per farti accomodare!

 

12 febbraio, ore 8:10 ci riprovo, seconda immersione in quel di Ali Koirha – Atollo di Ari Sud.

Questa volta un po’ più tranquilla ma non troppo, sono riuscita a godermi il meraviglioso paesaggio che si estende tutto intorno… coralli rossi e gialli e una miriade di pesci colorati, tra cui pesci angelo, pagliaccio e cernie giganti. che bello, ho visto il celeberrimo Nemo “passeggiare” tra le sue coloratissime anemoni!!!!!

 

Ore 12:37 dopo il solito “domande?” post briefing di Gianni, e la conseguente risposta “Pronti via” ci dirigiamo verso il luogo della terza immersione, Raadighaa Thila.

Mamma mia…il mio tuffo a passo da gigante è stato il preannuncio di tutta l’immersione: invece di tenere una mano su maschera ed erogatore e l’altra sulla cintura dei piombi a GAV sgonfio, mi sono tuffata col GAV gonfio e staccandomi l’erogatore dalla bocca e l’ho lanciato dietro di me!!!mah…non oso immaginare la faccia di Gianni!

La forte corrente, o forse la prima immersione così profonda, e la mia lentezza nel pinneggiare, mi hanno portata ad essere l’ultima del gruppo, arrancando tra un sasso e l’altro: ed ecco l’attacco d’affanno immediato abbinato a forte tachicardia e bisogno impellente di aria (secondo fattore S provato)…..che panico!!!Ma per fortuna Gianni è sempre attento e guardingo!dopo avermi calmata aiutandomi a ritrovare la giusta respirazione mi ha accompagnata per tutta l’immersione tenendomi per mano, e una volta finita la mia bombola d’aria ho praticamente seccato la sua!che disastro!!!

 

Per non parlare della terza immersione del giorno! Alle ore 16:12 ci immergiamo a Madivaru Manta Point, in previsione di incontrare qualche bella manta…nonostante le indicazioni di Gianni – profondità massima prevista 18mt – sono finita a 27mt, consumando conseguentemente più aria del previsto. Una volta raggiunto il gruppo alla quota prevista mi sono affiancata al mio compagno Sandrino, con cui ho potuto ammirare le prime due mante e la prima tartaruga delle nostre immersioni, che emozione!!!che meraviglia!!!...

 

…Per non parlare delle miriadi di pesciolini colorati e dei coralli enormi che circondano il fantastico paesaggio subacqueo…

 

 

 

Ma ecco arrivare il terzo fattore S!!!immancabile un super blocco inverso mi ha impedito di continuare la passeggiata subacquea con gli altri, e il mio pazientissimo istruttore mi ha affiancata nuovamente nell’attesa mi si stappassero lo orecchie, anche perché la riserva d’aria stava raggiungendo quota zero…….per fortuna Gianni non è mai in riserva!!!ma….sicuri che non abbia le branchie al posto dei polmoni?!...:-/ mah!

 

Ore 7:52 del giorno 13 febbraio ci tuffiamo a Bodu Finolhu – Thila, in groppa mi porto una gigantesca bombola da 18 litri, a momenti più grande di me!!! Il caro Bodu Gianni esordisce con un: “vediamo se rimani senza aria adesso!” …….

La discesa va bene (ti credo, con 18 litri di bombola e 5kg di piombi chi è che non scende bene?!) come anche pinneggiata ed assetto, ma il respiro resta sempre affannoso data la mia inquietudine finora indomabile…

Dopo aver ammirato miriadi di pesciotti variopinti fare capolino dalle distese enormi di “Table Corals” sono rimasta talmente sbigottita alla visione del primo squalo che mi sono girata verso Gianni e, tolto l’erogatore dalla bocca, con gli occhi sgranati gli ho urlato “MO MAAAMA”!!!che meraviglia!quell’animale che tutti pensano essere il terrore degli abissi se la girava tranquillamente davanti ai nostri occhi attoniti…

E quanto sono simpatici i pesci pappagallo che mentre gironzolano tra i coralli rilasciano una strana scia di nuvolette marroncine??? :-D

Questa splendida immersione è terminata col mio primo lancio del pedagno, ovviamente sempre affiancata dal mio compagno: wow!

 

 

 

 

 

14 febbraio, ore 8:16 si ridiscende, questa volta a Vattaru Kandu.

Appena raggiunto il reef ci accorgiamo della corrente abbastanza sostenuta, per me e per Sandro è la prima volta… e chi tra i due può farsi prendere dall’angoscia fino ad avere un attacco di panico?!...ma pensa un po’! mi sono terrorizzata al pensiero di stare nel blu a pinneggiare come una forsennata senza riuscire a raggiungere gli altri, che calmi e tranquilli costeggiano il reef ammirando il paesaggio!!!per fortuna, come nelle puntate precedenti, il buon Gianni capisce il mio disagio e mi aiuta per l’ennesima volta a ritrovare il giusto respiro e la calma…chissà che sia la volta buona!!! Poi ho scoperto che un po’ di free climbing subacqueo non è poi così male, anzi è molto divertente!!!

Per la prima volta ho avvistato un Napoleone e diversi tipi di murene (che brutte!!!).

 

 

Alle 16:06 passo da gigante in quel di Hakura Thila; finalmente un’immersione tranquilla, senza fattori S! abbiamo passeggiato tra bianchi coralli, anemoni e pesci pagliaccio, ammirando anche una meravigliosa tartaruga ed un lion fish nero, oltre a tante murene e ad una miriade di piccolissimi pesci balestra blu…mo che meraviglia!

15 febbraio, ore 6:51 – Bohura Corner, corrente ad uscire per nostra sfortuna; arrivati al reef constatiamo che la visibilità è quasi nulla, e dopo il dietrofront ordinato da Gianni notiamo un’enorme cernia gialla e qualche murena tra le rocce disabitate del reef.

Nel viaggio di ritorno verso la Madivaru 7 siamo stati scortati da un gruppo di delfini simpaticissimi, che ci hanno sollevato il morale con le loro acrobazie…cari!

 

Alle 12:20 ci prepariamo per la seconda immersione, questa volta a Olhu Giri Kandu.

L’inizio è stato un po’ movimentato: Sandro scivola dalla barca mentre si tuffa, sbatte bombola e testa, ed io, presa dal panico, mi tuffo immediatamente per soccorrerlo, dimenticandomi la maschera sui capelli che ovviamente se ne resta a galla! Della serie FERMATI – PENSA – AGISCI!!!

Dopo averla recuperata mi immergo di nuovo e trovo il signor dentista pinneggiare tranquillo di fianco al gruppo!per fortuna non si è fatto nulla, ma che spavento!!!

Cernie giganti, tonni gialli, paurosi barracuda e coralli multicolore ci accompagnano in questa immersione, che finalmente riesco a terminare senza alcun fattore S!!!

 

Forse proprio dall’assenza di problemi in questa avremmo dovuto dubitare dell’immersione pomeridiana…….

 

Ore 16:00, Guraidhoo Out – Atollo di Thaa – dopo il rapido briefing di Gianni “oggi si va a caccia dei martello” ci tuffiamo nel blu ed iniziamo ad aspettare il passaggio degli squali…

Dimentico, Terri decide di non immergersi con noi questa volta perché non le piacciono le immersioni a ufa (………..).

Passata una mezz’oretta a guardarci intorno decidiamo di risalire senza aver raggiunto lo scopo prefissato.

 

E qui inizia la parte di questa vacanza che forse ricorderò più dettagliatamente.

Lanciamo i nostri pedagni ed attendiamo l’arrivo del Dhoni mentre seguiamo i consigli dei nostri computer (evviva i Sunto!!!) sostando per qualche minuto a 5 metri…

…5…10…15… silenzio…magari han messo il silenziatore al motore!

Risaliamo in superficie e ci guardiamo attorno, ma del dhoni nessuna traccia! O meglio… noi lo avvistiamo all’orizzonte, ma lui non scorge noi, forse per il riflesso del sole (che inizia a scendere), forse per le onde…mah! Dopo aver tentato di farci vedere con sbracciamenti vari, fischi e pedagni volanti iniziamo a dirigerci tutti insieme verso l’isola “più vicina”, con Gianni e Abid al comando. Io e Sandro ci soffermiamo ad osservare i colori del sole riflessi sulle onde e le diverse colorazioni che la luce dona agli isolotti vicini (do putin!)… In questo modo però ci distacchiamo notevolmente dal gruppo, nonostante Tito, Gaia Ale e Simona continuino a chiamarci e consigliarci di velocizzare “il passo”. Pinneggiando in assetto positivo contrastiamo le onde maldiviane, dapprima in modo tranquillo, poi, man mano che il sole scende e si avvicina sempre più alla linea dell’orizzonte, iniziamo a velocizzare le pinneggiate…

E intanto l’ansia inizia a farsi sentire…

Ormai solo ombre, gli altri si allontanano sempre più da noi due, perdendoci di vista.

Sentiamo solo il fischietto di Tito e le urla di Gaia e Simona.

E il sole continua inesorabile la sua discesa.

Sandro decide di cambiare direzione e iniziamo a pinneggiare verso quella che secondo lui è l’isola più vicina, poi tentiamo di accelerare il passo immergendoci a pochi metri, ma il mio timore di non sentire il richiamo di Gianni ci fa riemergere ogni due minuti…

L’atmosfera si fa moolto preoccupante, io inizio a demoralizzarmi ad ogni attimo che passa senza sentire alcun rumore di motore. Sandro scherza come può per tentare di pensare positivo e tirare su gli animi, ma non so quale felice considerazione gli baleni in testa quando un dinghino sfreccia all’orizzonte e ci passa davanti senza notarci, senza curarsi dei nostri segnali di S.O.S. e del nostro pedagno lanciato in un qualche modo per aria…

A quel punto io “strippo”, penso a tutti i fattori S che possono accadere in quel frangente e in quella situazione… ne avessi pensato uno non pericoloso!!!

Ed ecco passare il secondo dinghino; ricominciamo la stessa spola di prima, S.O.S, pedagno, grida… Beh? Non crediamo ai nostri occhi: il dinghino si sta dirigendo esattamente verso di noi!!!oddio!

Il maldiviano risponde ai nostri segnali di S.O.S.!!!!!mo maaaamaa!

Tremo e non riesco a salire sulla barchina dall’agitazione, così i maldiviani sono costretti ad alzarmi di peso, poveretti….. Sandro invece è sul dinghino in un batter d’occhi!

Una volta a bordo chiediamo dove sono gli altri, ci rispondono che sono già sul dhoni al sicuro.

Mentre ci dirigiamo verso il resto del gruppo siamo scossi dall’ultimo pensiero spaventoso alla vista di un pedagno galleggiante in mezzo al mare!!! Lo solleviamo ed attaccati troviamo GAV e bombola, per fortuna solo quelli!!! Poco dopo scopriamo che il tutto era di Abid, che per raggiungere più in fretta l’isola a chiamare i soccorsi ha lasciato la sua attrezzatura in mezzo al mare.

Come lui anche Gianni è riuscito a raggiungere la terraferma ed ha chiamato i soccorsi, che poi hanno rintracciato e salvato tutto il nostro gruppo.

Indescrivibile è il momento in cui io e Sandro ci riuniamo a tutti gli altri sul dhoni (che non è nemmeno il nostro)! L’ansia , la paura e la stanchezza accumulati in quelle ore si sono trasformati in lacrime, e abbracciando Ale ho iniziato a piangere a dirotto…

Il momento in cui ho appoggiato i piedi sulla Madivaru7 è stato un sollievo, e dopo una doccia bollente mi sono commossa ulteriormente quando, aprendo la porta della mia cabina, mi trovo di fronte Giusy e Vale che mi offrono una tazza di tè caldo coi miei biscotti preferiti (quelli al cioccolato ovviamente!)… che care sono state…

Che giornata indimenticabile!!!

Il giorno seguente (16/02) ci immergiamo alle 7:00 in quel di Diyamigili Corner, ancora un po’ scossi dall’ultima immersione del giorno prima..

Per fortuna questa è stata un’immersione tranquilla e generosa!

Dopo colazione il nostro istruttore Bodu Gianni va a recuperare l’ultimo tigrotto all’aeroporto, Masi, mentre noi ci godiamo un po’ di paradiso terrestre tra bagni e tintarelle…

 

 

Ore 16:51 – Maabhaidhoo – che meraviglia!!!quante specie diverse tra pesci, coralli e gorgonie: pesci chirurgo, pappagallo, unicorno e balestra, coralli bianchi, verdi, rossi e gialli!!!mo mama che acquario!

 

Il 17 febbraio è stato meraviglioso: le 3 immersioni – due a Fushi Kandu e l’ultima a Laamu Thila - si sono rivelate una più entusiasmante dell’altra!Aquile di mare, squali grigi e pinna bianca, tartarughe, murene, pesci palla e scatola, branchi di fucilieri che ci avvolgono, aragoste, pesci trombetta, pappagallo e balestra… E mentre osserviamo questa bellezza siamo contornati da giardini di coralli multicolore e da distese di rocce… Che tripudio di splendori, che meraviglia!!!

 

Giorno 18 febbraio – Koodhoo Kandu – che superimmersione!la forte corrente è passata in secondo piano dal momento in cui è iniziata una vera e propria danza degli squali, che sfilavano davanti ai nostri occhi increduli!mo mama!!!

La deco di 15 minuti – per i computer Aladin ovviamente (comprate i Sunto, vi regalano dieci minuti di deco in omaggio ad ogni immersione!!!vero Ale?) – è stata benvoluta dopo quasi un’ora di spettacolo, terminato poi col passaggio di enormi tonni e pesci napoleone!!!

 

19 febbraio, ore 7:05 – Nilandhoo Kandu – Abbiamo debuttato con la danza dei delfini che ci hanno accompagnati fino al punto di immersione, che meraviglia!

Appena raggiunto il reef sono rimasta folgorata dallo spettacolo del grande blu, in cui nuotano tranquillamente squaletti e squaloni… Ma la visione più eclatante è stata quella di un enorme pesce luna, grande 4 volte Gianni (un bel bestione insomma…….), che spaventato dalla nostra vicinanza e dai nostri movimenti ha fatto un immediato dietrofront rinunciando alla ricerca della sua colazione!

 

Giornata fortunata quella di oggi! Alle 11:20 ci immergiamo in quel di Maarheaa Kandu… uno spettacolo meraviglioso si apre ai nostri occhi: una quantità indefinita di squali, sia grigi che pinna bianca, marciano avanti e indietro, qualcuno di essi addirittura si avventura sopra il reef, poco lontano da noi…

Lo spettacolo termina decisamente in bellezza: un gruppetto di 10 aquile di mare si fa osservare dal nostro mitico gruppo vacanze prima di sparire nel grande blu… che emozione!che meraviglia il mondo sommerso!!!

 

Le sorprese non sono finite!!! L’equipaggio della Madivaru 7 ci ha preparato la cena sulla spiaggia di una delle bianchissime e bellissime isolette di Suvadiva!

Assan, Denish e gli altri ometti hanno creato uno squalo balena di sabbia, contornato da tappeti ed illuminato da candele!!!

Di fianco a questa loro opera artistica ci sono decine di vassoi su cui fuma la nostra cena: spaghetti col sugo, riso e PIZZA!!!che celestiale visione!!!

Oltre a ciò vediamo pesce, verdure varie, cocomero e melone…e chi più ne ha ne metta!

Ale, fotografo molto attento (di sicuro più sulla terraferma che tra i coralli!!!!!), ritrae il nostro istruttore mentre si nutre del suo piatti prediletto: la pappa col pomodoro!!!

 

E che ridere quando veniamo sorpresi da due esemplari feroci di pinguino faraone, che vedendo in noi una cena appetitosa, hanno iniziato a seminare il panico rincorrendo noidonne indifese!!!

La nostra reazione ovviamente è stata quella di correre per la spiaggia, in acqua, urlando come forsennate e ridendo come matte, finché i poveri pinguini, stremati e a bocca asciutta, si sono dileguati lasciando a terra cespugli di arbusti……

 

Il 20 febbraio, dopo due immersioni tranquillissime (prima a Kondey Kandu poi a Mearhea Kandu), durante le quali abbiamo passeggiato tra distese enormi e stupende di coralli variopinti attorniati da pesciotti tutti diversi, abbiamo affrontato l’esperienza della prima immersione notturna a Kuda Farhu: negli attimi appena prima di immergerci sono riaffiorati ricordi e stati d’animo dell’episodio di qualche giorno prima, mamma mia!!! Non mi sentivo per niente sicura al pensiero di dovermi immergere nell’oscurità con una torcia come unica fonte di luce! E se mi cadeva? E se si scaricava o mi perdevo laggiù?

ALT! Dimentico uno dei primi insegnamenti che mister Gianni ci diede a lezione: i subacquei si immergono SEMPRE in coppia!!! Hehe! Il mio compagno Sandrino si è sorbito l’immersione notturna con la sottoscritta praticamente in groppa……..!!! passati i primi momenti di orientamento notturno abbiamo iniziato a gironzolare di fianco al reef: che strano vedere piante ed animali al buio, illuminati dal solo fascio luminoso della torcia, eche buffo ritrovarsi a cavalcioni di un compagno fermatosi davanti a te per osservare un particolare di suo interesse e nel frattempo ricevere una pinnata in testa da quello che poco sopra di te sta avanzando per raggiungere gli altri….!!! Beh, è stata un’esperienza anche questa no?

 

Il giorno seguente ci siamo immersi a Vodamula Kandu, osservando aquile di mare, tonni giganti, piccoli squaletti e tante bellissime grotticelle in cui passare per ammirare i coralli appesi “a testa in giù”!:-)

Un’aquiletta di mare è stata risvegliata dal suo torpore pomeridiano dalla presenza ravvicinata del nostro Bodu Gianni…

 

Che spettacolo la prima immersione del giorno 22 a Nilandhu Kandu!!!

Coralli stupendi, anche a forma di spirale ed anemoni rosa e arancione sono circondati da pesci chirurgo, pagliaccio, scatola, murene e napoleoni!!!!!che carosello di meraviglie!!!!!!

E per finire in bellezza l’immersione… un bellissimo esemplare di squalo leopardo adagiato su di un masso che se la dorme alla grande, cosi noi l’abbiamo ammirato da vicino e fotografato da ogni angolazione prima di svegliarlo e vederlo sgattaiolare via! Mo maaaaamaaaaaa!!!!!

 

Il 23, penultimo nostro giorno di permanenza a bordo della Madivaru, abbiamo salutato coi fazzolettini la coppia Morganti, partita dopo colazione con un giorno d’anticipo insieme ad Abid…

 

A metà mattinata gli aspiranti Advanced – io, Sandro, Terri, Simo e Ale – si sono diretti con Bodu Gianni nel punto d’esercitazione con la bussola, ovviamente sott’acqua (…)! L’istruttore ha valutato attentamente i nostri esercizi esprimendosi in modo favorevole verso ognuno di noi.

 

Dopo un po’ di sano relax ci dirigiamo verso il punto dell’ultima immersione, almeno per la coppia De Togni – Parmiani: Nilandhoo Kandu.

Forte corrente, che figo! Facendo free climbing subacqueo abbiamo assistito al carosello degli squali più grandi visti finora, mo maaamaaa!!!

Per concludere in bellezza il mio compagno di avventure (e disavventure) ha avuto bisogno della mia fonte d’aria alternativa: che soddisfazione dare aria agli uomini!!!:-)))

 

Arrivati sulla Madivaru abbiamo slavacchiato tutta l’attrezzatura per poi lasciarla ad asciugare in ogni dove sul ponte della nave.

 

La sera, tutti seduti sul ponte della Madivaru7 al chiaro di luna, assistiamo alla cerimonia solenne di nomina dei 6 nuovi tigrotti, tenuta dal Capo Tigrotto Gianni, che dopo un discorso d’introduzione inizia la nostra “iniziazione”:

Ognuno di noi è chiamato, dopo una breve introduzione personalizzata, ad inginocchiarsi al prospetto del Capo Tigrotto per ricevere da lui una potente pinnata in testa e per baciare il tigrotto peluche stretto al suo collo...

Dopo i festeggiamenti del caso ognuno di noi si dirige alla propria cabina per l’ultima notte nel bel mezzo dell’Oceano Indiano…

 

La mattina della partenza abbiamo giusto qualche oretta per poterci dedicare uno splendido pucci pucci bagno in un’isoletta mozzafiato: sabbia cristallina, palme e cespugli verdissimi dappertutto e coralli a pochi metri da riva… che meraviglia! che spettacolo di natura!

 

Anche per il Masitour arriva l’ora di partire… prima di salire sul Dhoni in direzione aeroporto siamo stati salutati da un tonno gigante saltato fuori dall’acqua per addentare una sua preda… il grande Luciano è riuscito anche in questo caso ad immortalare la scena con la sua inseparabile macchina fotografica.

 

Mentre aspettiamo l’aereoplanino per raggiungere Male veniamo assaliti da una pioggia torrenziale e da un vento pazzesco, che ringraziamo di non essere passati nei giorni precedenti!:-)

 

 

Arriviamo a Male giusto in tempo per entrare nelle camere d’albergo e salire sul fantomatico taxi, un furgoncino aperto su cui ci siamo “accomodati” alla meno peggio!

 

 

Arrivati in centro Gianni ci porta nel negozio di souvenir di Giallo, un suo conoscente maldiviano: collane, parei, vasi, magliette, cartoline, borse… il mondo di cianfrusaglie! Da perderci più di mezza giornata, ed invece… “Avete un’ora per comprare i regalini!” ci ordina Gianni.

 

 

A cena velocemente in un ristorantino all’aperto, per fortuna! Diciamo che il cibo maldiviano ha ancora bisogno di allenarsi……. Il piatto che dalle descrizioni sembrava delizioso si è rivelato riso duro patocco, verdurine piccanti e un pezzo di petto di pollo che sfamava a malapena un bambino!ben ben… Giusi invece ha seguito il consiglio di Gianni e si è mangiata di gusto la sua bella pizza, mentre il nostro istruttore si è fatto fuori un bel piatto di carbonara….. che invidia!

 

Arriva il primo momento difficile della partenza: il saluto a Gianni prima di entrare in aeroporto… ma dopotutto il mitico Club Amici Sub non è poi così lontano da Rero!

Verso le 22 ci imbarchiamo per Dubai, dove, all’arrivo, dobbiamo salutare tutti i nostri compagni di viaggio e divertimento che si devono dirigere in gates diversi dal nostro: Ale, Simo, Masi, Luciano, Tito, Giusi, Terri e Vale… alla prossima immersione!

 

Così, io e Sandrino ci sistemiamo sulle comodissime (…) poltroncine dell’aeroporto di Dubai, sperando che le 4 ore di attesa passino il più veloce possibile.

E li, seduta di fianco al mio compagno preso da un attacco di sonno, ho iniziato a scrivere il resoconto del mio viaggio, terminato con l’arrivo a Venezia il giorno 25 febbraio verso le 10, dove siamo accolti da un abbraccio caloroso della nostra cara nebbia, che ci ha augurato il bentornati a casa……!!!

 

Bene… dunque… Alla fine del racconto di solito ci sono i ringraziamenti:

Inizio quindi dal mio istruttore, sempre pronto, attento e paziente, senza cui avrei rinunciato fin dalla prima immersione al mio brevetto in acque aperte… Grazie Gianni!!!

 

Ringrazio l’equipaggio della Madivaru7 per la gentilezza e la cordialità, e tutto il gruppo Masitour con cui ho trascorso 15 giorni meravigliosi ed indimenticabili nel paradiso terrestre…

 

“The last but not least”… Sandro, grazie per questa strepitosa e bellissima esperienza in tua compagnia… Con te è proprio tutto un altro mondo…

 

 

Dimenticavo!!! Un ultimo appunto per Pindul: ne ho fatte 3 come gli uomini!!!

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